Così esordimmo, qualche anno fa, con un enorme pollo impagliato, all’annuale carnevale cittadino.
La scritta non passò inosservata e qualcuno pensò bene di toglierci il saluto.
Ma l’allusivita’ manifesta di quelle parole non sgombrava il campo dai pestilenziali miasmi che
ancor oggi investono l’estate cittadina.
Gelato e puzza, pizza e puzza, granite e puzza.
Lendinara è circondata da mega-pollai, fino a contare 5 milioni di volatili vari: polli, tacchini, anatre, galline ...chi più ne ha più ne metta ...al via un allevamento di circa 700 mila polli a ridosso dell’abitato di Rasa e Ramodipalo, con addirittura un cambio della viabilità cittadina per favorirne l’insediamento, e poi un altro di 30mila in frazione Molinella.
Ogni nuovo frutteto dismesso per colpa della cimice asiatica chiama a sè un megapollaio.
Nessun argine da Sindaci, ASL o Provincia...resta solo il grido della gente che si vede defraudare di aria e qualità della vita e deve tener chiuse le finestre le sere d’estate; così dappertutto, in ogni paese o borgata, senza sosta, senza difesa...senza scampo.
E’ fin troppo chiaro che ormai urge un’iniziativa legislativa regionale, che intervenga sull’odorigeno, sulle puzze, perché il naso della gente, il nostro naso, difficilmente sbaglia, anche se spesso vogliono farci credere il contrario.
Inoltre aggiungerei che la Lega non ha mai voluto regolamentare le emissioni odorigene pur avendone avuto richiesta da moltissime, anzi da tutte le parti del Veneto.
Tutti i territori agricoli soffrono dell’invasione di allevamenti intensivi che sono solo delle fabbriche di proteine animali a basso costo, senza tenere nelle dovute considerazioni il benessere animale, anche se in apparenza salvaguardato dalle condizioni minime stabilite per rendere legali questi allevamenti dalle attuali normative, che andrebbero riviste sia a livello regionale che nazionale.