(Arv) Venezia 24 lug. 2015 - "Ho notato con imbarazzata sorpresa che in tutto il Consiglio Regionale non esiste un solo crocifisso ed è un assenza grave: non sapevo che il segno di duemila anni di storia fosse stato espulso dalla più prestigiosa sede istituzionale del Veneto": lo ha dichiarato stamane Stefano Casali, capogruppo della Lista Tosi a Palazzo Ferro Fini.
"Per chi, come me, è credente e praticante - ha proseguito l'esponente tosiano - il crocifisso è un simbolo e un riferimento di fede e di vita nuova. Per chi non lo è - ed ovviamente io rispetto ogni personale convinzione - il crocifisso è il segno indiscutibile di una civiltà bi-millenaria che ci ha dato civiltà, valori, tradizioni a cui tutti indistintamente si rifanno. Per cui trovo abbastanza strano che nei luoghi dell'attività istituzionale sia assente questo segno che contraddistingue la nostra cultura".
Ha concluso Casali: "So che questo mio stupore è condiviso da molti altri consiglieri e quindi ci faremo portatori, presso il presidente Ciambetti e presso l'Ufficio di Presidenza, di una richiesta precisa affinché il crocifisso possa rientrare a Palazzo, collocato almeno in aula di Consiglio e nelle sedi delle Commissioni, in quanto segno non discutibile di quella tradizione di storia e cultura che ha fatto grande la nostra regione nei secoli”.
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