In questi giorni, come candidato della lista “Veneto Ecologia Solidarietà“, ho incontrato molte persone con le quali ho discusso di molte questioni che riguardano il nostro territorio e l’Italia tutta.
In particolare sulla questione sanitaria. Molti mi hanno espresso le loro difficoltà non solo a curarsi,
ma anche solo ad accedere alle strutture sanitarie. Il messaggio sembrava essere quello di una sanità pagata da tutti ma sempre più ostaggio di un'emergenza televisiva, ricca di terribili contraddizioni e possibile luogo di futuri, bollenti dissapori.
Personalmente ho condiviso l’analisi della dott.ssa Gismondo, capo virologa dell’Ospedale Sacco di Milano, apparso sulla pagine di Adnkronos nel Luglio scorso, che analizzava la procedura di realizzazione del vaccino della società americana Moderna, approvato da Antonio Fauci. L’esperta parla di una tecnica di realizzazione genetica nuova, potenzialmente pericolosa, che abbisogna assolutamente di tempi lunghi di sperimentazione, mentre il Parlamento Europeo ne spiana illogicamente la strada ...fino a quello che è successo in questi giorni in Inghilterra con la multinazionale del farmaco Astrazeneca, che stava producendo un vacino anti-covid con l’Universita’ di Oxford ed è stata “stoppata“ nientemeno che dal ministro della sanità inglese Hancock, che l’ha chiamata pausa di riflessione.